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Scritta Non Pago di Leggere - Campagna europea contro ilprestito a pagamento - da un'iniziativa della biblioteca di Cologno Monzese-logo biblioteca-occhio


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Fermiamo l'estensione del copyright per le registrazioni sonore in Europa!

Il commissario europeo Charlie McCreevy, ha proposto l'estensione del copyright per le registrazioni musicali da 50 a 95 anni per garantire un "fondo pensione" a cantanti e musicisti.

Approfondisci sul sito Electonic Frontier Foundation

eff logo L'Electronic Frontier Foundation e l'Open Rights Group, movimenti di opinione della rete che contano decine di migliaia di aderenti, hanno allestito un sito Web,

www.soundcopyright.eu (con testo in lingua inglese, francese e tedesca, in attesa di una traduzione in italiano), e lanciano una petizione on-line con lo scopo di invitare i cittadini della UE a far presenti le loro obiezioni in materia alle istituzioni europee.

org logoSecondo i membri dell'EFF e dell'ORG l'allungamento dei termini di protezione andrebbe a vantaggio soprattutto delle major discografiche, che "vogliono mantenere il controllo delle registrazioni sonore ben oltre i 50 anni così da continuare a produrre profitti marginali dalle poche registrazioni che sono ancora disponibili in commercio mezzo secolo dopo essere state incise. Se però la bilancia del copyright si sposta dalla loro parte ne risulterà un danno per l'industria musicale nel suo complesso, nonché per i singoli artisti, le biblioteche, gli istituti accademici, le aziende e il pubblico".
"Il copyright è un contratto", aggiungono. "Nel momento in cui scade, tutte le opere raggiungono quelle di Goethe, Hugo e Shakespeare nel posto che gli spetta nella cultura umana: il pubblico dominio".


La petizione

Attualmente i diritti che coprono le registrazioni delle interpretazioni hanno una durata di 50 anni. Secondo uno studio, (il "Gowers review") commissionato e finanziato dal governo inglese, la durata di questi diritti dovrebbe rimanere immutata. Ma l'industria discografica insiste sul prolungamento della protezione sui diritti. L'estensione di questi termini sarebbe un'ingiustizia per i musicisti e la cultura musicale europea e potrebbe anche danneggiare la nostra economia.

Se anche tu credi che la durata dei termini dei diritti sulle registrazioni debba rimanere di 50 anni per favore firma la petizione oggi stesso.

Il Copyright è un contratto. In cambio del loro investimento per la creazione e la distribuzione delle registrazioni di interpretazioni, ai detentori del copyright è concesso un monopolio limitato durante il quale hanno il pieno controllo sull'utilizzo delle registrazioni. Questo include il diritto di perseguire legalmente chiunque utilizzi tali opere senza alcun permesso. Ma una volta scaduti i termini dei diritti questi lavori diventano, come Beethoven, Mozart e Bach patrimonio della cultura umana - cioè di pubblico dominio. In pratica, a causa della suddetta estensione dei diritti e del breve arco di tempo in cui le tecniche delle registrazioni sono divenute disponibili, non ci sono registrazioni di interpretazioni di pubblico dominio.

Ma questa situazione sta per evolversi, in quanto stanno per scadere i termini dei diritti sulle registrazioni della prima epoca d'oro delle opere musicali registrate. Il pubblico dominio a breve beneficerà della metà di questo accordo. Registrazioni di musica reggae, seminal soul e rock and roll presto saranno libere da restrizioni legali, permettendo a tutti (inclusi gli stessi esecutori di tali canzoni e i loro eredi) di conservarle, ripubblicarle e remixarle.

Le major discografiche vogliono mantenere il controllo sulle registrazioni ben oltre l'attuale termine di 50 anni, in modo da continuare a sfruttare, quindi beneficiare dei (seppur marginali) profitti provenienti dalle poche opere che, a mezzo secolo dalla loro prima uscita, sono ancora commercialmente proficue. Se la bilancia del copyright penderà in loro favore, danneggerà l'intera industria musicale oltre ai singoli artisti, librerie, accademie, affari e ovviamente il pubblico.

Le case discografiche fanno pressione per il cambiamento, ma devono ancora presentare convincenti prove economiche a supporto delle loro richieste. Le prove realmente esistenti dimostrano chiaramente che il prolungamento dei termini scoraggerà l'innovazione, frenerà il mercato delle ripubblicazioni e danneggerà irrevocabilmente l'accesso degli artisti futuri e del grande pubblico al loro patrimonio culturale.

Mentre l'Europa riflette sul futuro economico dell'industria creativa, si trova di fronte una scelta. Può accettare di estendere i termini dei diritti sulle registrazioni per la salute della poche major discografiche. Oppure permettere che tali opere divengano di pubblico dominio scaduti i 50 anni per il bene della futura innovazione, prosperità e del pubblico.

Se anche tu credi che la durata dei termini dei diritti sulle registrazioni debba rimanere di 50 anni per favore firma la petizione oggi stesso. Insieme possiamo sconfiggere il prolungamento dei termini del copyright.





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