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biblioteche ed enti promotori
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Le conclusioni della giornata di Cologno (21-2)
Proviamo a riassumere, per chi non c'era, alcune delle principali conclusioni e proposte operative scaturite dalla giornata di
Cologno (21.2.2004) contro l'introduzione del prestito a pagamento nelle biblioteche pubbliche.
1. Il rifiuto del prestito a pagamento va collocato sullo sfondo di una drammatica stretta sulle questioni della proprietà intellettuale che non riguarda solo le biblioteche, ma che colpisce prima di tutto i lettori e che, come è stato chiarito nel convegno,
danneggia anche gli autori, moltissimi editori e moltissime librerie. Così i Wu Ming ci hanno
spiegato quante copie in più dei loro libri hanno venduto grazie al copyleft, così l'editore Guaraldi ha auspicato una nuova
"costituente del libro" e una nuova collaborazione con i sistemi bibliotecari che sappia far saltare alcune strettoie e alcuni
imbuti monopolistici presenti nei meccanismi di produzione, riproduzione e distribuzione del libro.
2. Alle utili iniziative di lobbying dall'alto sarà indispensabile affiancare capillari, creative, visibili iniziative di lobbying
dal basso, anche per evitare un esito fallimentare come quello registrato in occasione delle pressioni per la modifica delle
norme sulle fotocopie.
3. Su proposta dei bibliotecari spagnoli si è deciso di dedicare la giornata del 23 di aprile (festa del libro e della rosa in Catalogna,
giornata mondiale del libro e del diritto d'autore proclamata dall'Unesco nel 1995) al tema del prestito a pagamento,
organizzando iniziative e campagne di sensibilizzazione in tutte le biblioteche. Per questa occasione i colleghi spagnoli
hanno elaborato alcune fantasiose e provocatorie proposte di mobilitazione: dall'apporre il cartellino del (futuro) prezzo (di
prestito) su ogni libro in vetrina, al presentarsi al pubblico vestiti di nero o con libro segnato a lutto, al portare la
B.E.L.L.A. catena (ormai si chiama così anche in Spagna) a "incatenarsi" davanti all'ingresso della Biblioteca Nazionale,
ecc. Le proposte dei sei gruppi di lavoro dei bibliotecari spagnoli saranno presto on line sulle pagine del sito della biblioteca
di Cologno Monzese.
4. E' stato registrato un nuovo dominio (www.nopago.org) in cui confluiranno tutte le iniziative nazionali e internazionali
sull'argomento. Ferma restando la auspicata possibilità e libertà per tutte le associazioni, i siti, i bibliotecari singoli e collettivi,
di dare spazio alla tematica dove, come e quando lo vogliano, questo dominio diventerà il contenitore unitario della
campagna. Stiamo studiando la modalità tecnica per la gestione in cooperazione di questo spazio tra tutte le biblioteche, le
associazioni culturali, le persone che vogliono contribuirvi.
5. E' stata preannunciata al convegno, dalla Presidente, l'intenzione dell'AIB di costituire un gruppo di lavoro aperto e straordinario
sull'argomento. Si auspica la massima partecipazione al lavoro di questo organismo.
6. E' stato presentato al Convegno il "manifesto" contro il prestito a pagamento elaborato, sulla base di quello spagnolo,
dal gruppo Bibl'aria. Da oggi è possibile sottoscriverlo sul sito http://biblaria-blog.splinder.it.
7. E' stata presentata e sottoscritta una lettera a Prodi. Disponibile anch'essa su http://biblaria -blog.splinder.it, verrà sottoposta
all'AIB perché la faccia propria e verrà tradotta in più lingue.
8. E' stata fatta la proposta che ogni biblioteca si rivolga ai "suoi" autori (quelli con cui ha avuto relazioni, quelli con cui ha
organizzato iniziative di promozione e presentazioni di libri, ecc.) per chiedere loro di sottoscrivere una dichiarazione contraria
all'introduzione del prestito a pagamento (anche per questo verrà presto presentato un testo
di riferimento per la lettera e per l'appello).
9. Andranno immediatamente interessati, coinvolti e interrogati sulle loro intenzioni gli organi dello Stato e del Ministero
afferenti al mondo del libro e del diritto d'autore.
10. Da subito partirà una fitta attività di rapporti internazionali per unire (come già fatto con Spagna e Portogallo) i biblio -
tecari dei paesi coinvolti dalla procedura di infrazione europea. E' utile che ci sia la minore dispersione delle forze e la
concentrazione su testi e documenti già esistenti. Per questo è auspicabile che in Italia si faccia la scelta di adottare il manifesto
spagnolo piuttosto che scriverne un altro e diverso. |
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