A ciascuno il suo (prestito)
Come negli scorsi anni sono i piccolissimi, i bambini in età prescolare, a capitanare la classifica dei prestiti pro-capite. In media essi hanno effettuato 14,8 prestiti all’anno. Seguono gli insegnanti, gli studenti dell’obbligo e le casalinghe.
Il risultato dei “prescolari” si spiega (e in parte si ridimensiona) con la natura dei “primi libri” che essi prendono in prestito: libri brevi, con molte figure e poco testo, che si divorano in fretta, lasciando la voglia di ricominciare con un altro. E' comunque interessante che la biblioteca sia così tenuta in considerazione nell'approvvigionamento di libri nel momento magico del primo approccio alla lettura.
Gli insegnanti, al secondo posto, hanno scoperto la biblioteca come fonte di approvvigionamento per le letture personali, ma anche come riserva aurea per il loro lavoro didattico e questo non può che essere un elemento positivo. Le casalinghe, grandi lettrici per tradizione, interessante punto di riferimento per ogni mossa strategica di una biblioteca di pubblica lettura, si confermano divoratrici di libri. Deludente, invece, ma anche questa è una “costante” delle statistiche della nostra biblioteca e di molte similari, il risultato degli studenti universitari, che pure sono tra gli utenti più affezionati e più saldamente residenti nelle sale della biblioteca: con 5,8 libri a testa essi finiscono un coda alla classifica, insieme a lavoratori autonomi e pensionati.