Cinque libri in
una mano
GENNAIO 1998
segnalazioni di lettura che appaiono sul
periodico mensile dell'amministrazione comunale
"Qui Cologno". Nelle pagine riservate alla biblioteca
viene proposta una griglia che accenna ad un percorso di trama,
si rivolge ad un ipotetico lettore ed estrapola una citazione di
riferimento negli stralci.
LIBRO POLLICE il libro sicuro, garantito dalla storia della
letteratura, insomma un classico
LIBRO INDICE segnala una disciplina, è sempre
un libro di saggistica
LIBRO MEDIO il libro che non si sbilancia
LIBRO ANULARE è il libro fedele, quello che
lega, quasi sempre testo poetico
LIBRO MIGNOLO raccolta di racconti o romanzo
breve
Autore | Titolo | Colore | Interessa a... | Stralci | |
P O L L I C E |
IAN McEWAN
(Aldershott 1948-) narratore inglese a cui va riconosciuta la maestria nell'esplorare il mondo dell'adolescenza. |
L'amore
fatale traduzione di Susanna Basso Einaudi, 1997 280 pagine 28.000 lire |
Con un originale espediente, la caduta di un pallone aerostatico, l'autore ci immerge in una storia di delirio amoroso, un pensiero ossessivo di un uomo verso un altro uomo. Amore non corrisposto dal protagonista che si vede mettere in gioco la vita e il rapporto con la moglie in una narrazione da thriller. | La lettura di tutti i romanzi e i racconti di McEwan immerge nelle storie da cui risalta un taglio di scrittura cristallina nel decifrare le complesse architetture della mente umana. | "Gli sconfinamenti patologici dell'amore non solo sfiorano ma si sovrappongono alla esperienza amorosa normale". |
I N D I C E |
PIERRE
BOURDIEU (1930-) importante sociologo francese che insegna al College de France. |
Sulla
televisione traduzione
di A. Serra Feltrinelli, 1997 |
Diviso in due parti - Scena e retroscena, La struttura invisibile e i suoi effetti - il testo affronta il rapporto tra giornalismo e politica così come è stato presentato dall'autore durante due trasmissioni televisive. Il paradosso dell'osservazione della televisione dal medesimo media si risolve con un crescente aumentare di aggrovigliate problematiche. | Per riflettere sulla censura invisibile fatta di contrapposizione verità-falsità dei dibattiti televisivi, sugli intrecci di corruzione e connivenza e sui perché della banalizzazione a cui si corre il rischio di far sempre meno caso. | "Ma le forze e le manipolazioni giornalistiche possono agire anche, in modo più sottile, adottando la logica del cavallo di Troia, introducendo cioè negli universi autonomi certi produttori eteronomi che, con l'appoggio delle forze esterne, riceveranno una consacrazione che non potrebbero ottenere dai loro pari." (pag. 73) |
M E D I O |
FRANK
McCOURT (New York 1930-) ha esordito sulla scena letteraria all'età di 60 anni con questo libro |
Le
ceneri di Angela
traduzione di C.V. Letizia Adelphi,
1997 |
E' la storia di un'infanzia irlandese infelice: manciate di travagliate vicende familiari distribuite in un periodo tra le due guerre. Raccontata in prima persona dal protagonista ragazzino, la storia si carica di vitalità e diventa divertente ovviando con maestria il rischio di cadere nel patetico. | A chi legge per il gusto della storia, cioè della narrazione e preferisce i romanzi lunghi che consentono l'immersione e hanno la capacità di stregare il tempo. | "Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un'infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un infanzia infelice irlandese è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese cattolica è peggio ancora." (pag. 11) |
A
N U L A R E |
MARIO LUZI
(Castello 1914-) è uno dei nostri più importanti poeti dalla forte tensione intellettuale e di non facile lettura. |
Ceneri e
ardori Garzanti, 1997 79 pagine 16.000 lire |
L'ambientazione è la Francia del 1830, sono gli ultimi giorni di Benjamin Contant, la sua solitudine e il rapporto con le figure femminili che hanno avuto un peso nella sua vita: Madame de Stael, Madame Recamier e la moglie Charlotte. Si tratta di un testo teatrale. | Vogliamo
rendere omaggio a questo grande poeta invitandovi ad una
lettura della produzione teatrale che affianca al pregio della maestria linguistica quello dell'azione e della trama. |
"Chi
ci chiama oggi e perché? Non possiamo offrirvi niente, appena un po' le tracce della nostra preesistenza - tale è -perché vi ricerchiate quel che a noi fu chiaro sì e no e quel che ci sfuggì del tutto." (pag. 10) |
M
I G N O L O |
QUIM
MONZO' (Barcellona 1952-) scrittore e sceneggiatore catalano tra i più significativi degli ultimi anni. |
Guadalajara
traduzione dal catalano di G. Maneri
|
Curiosi racconti ad incastro, cumuli di frammenti come l'uomo che non riesce ad uscire di casa, quello che parla da solo e, dicendosi futilità, cambia argomento piuttosto che tacere, il bugiardo patologico, uno scarafaggio trasformato in ragazzino, il figlio di Guglielmo Tell e Robin Hood che si trova nei guai dopo aver impoverito i ricchi. | Sembrano
proprio racconti adatti ad una lettura metropolitana non solo per l'ovvia concisione, ma perché accompagnano quella tela di sguardi furtivi capaci di costruire storie immaginarie dal nulla di un particolare. |
"Il lettore chiude il libro. L'inizio è il momento migliore di un libro. La prima frase, il primo paragrafo, la prima pagina. Le possibilità sono immense, sempre. Tutto deve ancora venire, a poco a poco, via via che le strade che ci sono all'inizio si vanno riducendo e finalmente (cioè alla fine) ne rimane una sola, solitamente prevedibile. Riuscirà lo scrittore a continuare a sedurci fino all'ultima pagina?" (pag. 147) |
pagina a cura di Luisa Vezzani | redatta il 30/01/98 |
ultimo aggiornamento 13/10/1999 |
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