Cinque libri in una mano

MAGGIO 1999   

segnalazioni di lettura che appaiono sul periodico mensile dell'amministrazione comunale
"Qui Cologno". Nelle pagine riservate alla biblioteca viene proposta una griglia che accenna ad un percorso di trama, si rivolge ad un ipotetico lettore ed estrapola una citazione di riferimento negli stralci.

LIBRO POLLICE il libro sicuro, garantito dalla storia della letteratura, un classico

LIBRO INDICE segnala una disciplina, è sempre un libro di saggistica
LIBRO MEDIO il libro che non si sbilancia
LIBRO ANULARE è il libro fedele, quello che lega, quasi sempre testo poetico
LIBRO MIGNOLO raccolta di racconti o romanzo breve

BALCANI... tutto il resto è letteratura? 

  Autore  Titolo  Colore  Interessa a...  Stralci 
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MESA SELIMOVIC

(Tuzla, 1910-Belgrado, 1982)

impegnato autore bosniaco

Il derviscio e la morte

traduzione dal serbo-croato, introduzione e note di Lionello Costantini

Jaca Book, 1983

429 pagine

26.000 lire

Pubblicato nel 1966 questo romanzo fu accolto con grande successo di critica e di pubblico. E' il racconto in prima persona di una vita tormentata dall'ingiustizia: il derviscio Nurudin che ha subito il trauma della morte del fratello imposta tutta la sua vita alternando intrighi di odio, amicizia e tradimento. Ambientato in Bosnia durante la dominazione turca non è proprio un romanzo storico, è la vita di una persona che incarna uno stato di violenta confusione incontrollabile. «Comincio questo mio racconto senza una ragione ben precisa, senza aspettarmi alcun vantaggio, nè per me nè per gli altri, spinto unicamente dal bisogno, più forte di ogni considerazione di vantaggi e di ogni ragione, di lasciare una testimonianza scritta di me, del mio tormentoso dialogo con me stesso, nella vaga speranza che si possa trovare una soluzione il giorno che si tireranno le somme, se mai quel giorno verrà, qualora io lasci una traccia d'inchiostro su questa carta, che attende come una sfida.» (pag. 3)
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NICOLA CUSANO

(1401-1464)

filosofo che ha sostenuto la coincidenza degli opposti e la teoria della "dotta ignoranza".

La pace della fede

Jaca Book, 1991

117 pagine

16.000 lire

Quando a Cusano viene chiesto di partecipare alla spedizione militare contro i Turchi Ottomani, musulmani, che hanno occupato Costantinopoli, egli riflette molto a lungo e poi risponde con questo breve trattato: non si unirà alla crociata perché occorre favorire il dialogo pacifico tra le grandi religioni, che hanno in comune una stessa spiritualità di fondo. Chi è interessato alla pace come metodo, al dialogo intereligioso, scoprirà infiniti spunti utili e sorprendenti, anche perché scritti più di cinquecento anni fa. «Occorre placare la follia dell'ira e aiutare la verità a manifestarsi»
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MILOS CRNJANSKI

 

(1893-1977)

autore e drammaturgo

Migrazioni I Migrazioni II

Adelphi, 1992 - 1998

(277; 868 pagine)

30.000; 50.000 lire

All'interno del contesto bellico del 1744 nella Vojvodina sono tre i personaggi protagonisti che inseriscono il loro racconto: Vuk Isakovic che partecipa alla guerra, la giovane moglie e il fratello commerciante. La vita quotidiana tormentata dai piccoli grandi avvenimenti che sconvolgono le esistenze. Questo romanzo in due volumi con le sue oltre mille pagine accompagna un fluire di sensazioni di smarrimento e di annullamento che fanno da testimonianza alla cornice della guerra. «Velati di nebbia, i salici vaporano; sempre più basse, le nubi vorticano. L'abisso, che il fiume attraversa, è fosco e impenetrabile. La terra è cupa, invisibile, sommersa di pioggia. Oltre il buio, lo stagno mugghia.» Cap. I: Un cerchio azzurro, immenso. Nel suo cuore, una stella (pag. 11)
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Gli autori sono i poeti italiani (alcuni più, altri meno noti) che hanno scritto versi dedicati alla prima guerra mondiale. Le notti chiare erano tutte un'alba

a cura di Andrea Cortellessa

Bruno Mondadori, 1998

514 pagine

28.000 lire

Un'antologia ragionata e curiosa, che si preoccupa di ricostruire, attraverso le parole dei poeti, l'immaginario che stava dietro e dentro la prima guerra mondiale: dall'ubriacatura bellicista dei futuristi alla voce tremante di Ungaretti, dalla guerra della povera gente di Jahier al giocoso addio alle armi di Delio Tessa. Per chi sospetta che la poesia dica ciò cha alla storia non è permesso. «Altri morirà per la Storia d'Italia volentieri

[...]

ma io per questo popolo illetterato

che non prepara guerra perché di miseria ha campato...»

P. Jahier, Dichiarazione, 1916

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NICOLE JANIGRO

 

(Zagabria, 1955-)

giornalista e saggista

Dizionario di un paese che scompare: narrativa dalla ex-Yugoslavia

Manifesto Libri, 1994

187 pagine

32.000 lire

Tiene insieme i brani di questa antologia narrativa e saggistica l'essere stati raccolti durante il periodo della guerra in Bosnia. Voci di autori serbi, croati e bosniaci che sottolineano l'inevitabile diversità nell'infinito estendersi del materiale del racconto di guerra. Una lettura multiforme composta da una grande varietà di voci da leggere nel tentativo di cercare di districare i fili... «Più che sciami, erano nubi. Venuti dal nulla, senza un perché. Nessuno che li ricordasse, che li avesse potuti provocare.» Slobodan Snajder ( pag.117)
«Starei sognando di essermi addormentato. Questo è il sogno più nuovo di tutti, e io adesso lo starei sognando» Pedrag Dojcinovic (pag. 93)

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pagina a cura di Luisa Vezzani redatta il 30/05/99 ultimo aggiornamento 13/10/1999
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