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biblioteche ed enti promotori
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Sei un/una libraio/a? Mandaci
una testimonianza da pubblicare
Piero Garuti - Libreria del Corso - Castelfranco Emilia (MO)
Sembra strano che un Libraio si opponga al ticket sui libri imposto alle Biblioteche. Sembra strano per chi ci considera dei mercanti dimentichi delle tradizioni libraie. Eppure se ci fermiamo a riflettere un momento l'adesione delle librerie a questa iniziativa dovrebbe essere spontanea e massiccia.
La biblioteca oltre ad essere un indispensabile strumento di diffusione della cultura è anche un momento per avvicinare i cittadini all'oggetto libro per insegnarli ad amarlo e per creare specie ai più giovani una cultura del libro che li avvicinerà anche alle Librerie.
Librerie, scuole, biblioteche non sono concorrenti in un mercato ma partner che collaborando insieme possono creare anche in Italia un vasto pubblico di Lettori.
Per questo ed anche perché i miei ricordi universitari sono affollati di biblioteche e gentili bibliotecari che aderisco alla vostra Iniziativa.
Fonte: da un messaggio personale di posta elettronica a nopago
Libreria archeologica - Roma
Anche noi crediamo che la libertà di lettura sia fondamentale per un paese civile e quindi sosteniamo la Vs. lotta. Auguri!
Fonte: dal form delle adesioni e messaggio di posta elettronica a nopago
Massimo Citi - C.S. Coop. Studi Libreria Editrice - Torino
La "tassa" sul libro è inaccettabile. Per diverse ragioni:
- Accolla alla comunità un'imposta surrettizia nella forma di un "diritto d'autore" che non va a vantaggio degli autori ma socializza un costo d'impresa. Una costosa abitudine del neocapitalismo che socializza le perdite e privatizza i profitti.
- Introduce un meccanismo perverso in base al quale le più colpite saranno le strutture bibliotecarie davvero efficienti.
- Taglia alla base il circuito della lettura sul quale vive (sopravvive?) buona parte della struttura commerciale editoriale libraria. Qualunque siano le modalità impiegate, la "tassa" sulla lettura costituirà un freno allo sviluppo delle biblioteche e quindi alla diffusione del libro in Italia, paese agli ultimi posti in Europa per la spesa procapite per la lettura e per il numero di libri annualmente letti.
- Colpendo le biblioteche colpisce in modo particolare la piccola e media editoria, che non ha spazio sufficiente nell'attuale organizzazione del circuito commerciale librario e può pienamente "competere" con la produzione dei grandi editori soltanto in spazi non commerciali.
- Lede il diritto alla cultura e all'informazione sancito dalla Costituzione Italiana.
Per tutti questi motivi sono convinto sia compito del nostro governo - o più realisticamente di quello che lo seguirà - ricorrere contro l'applicazione del provvedimento, in modo che sia definitivamente riconosciuta alla diffusione del libro la rilevanza culturale e civile che merita. Una rilevanza che non può essere in alcun modo ridotta a semplice campo d'applicazione di un tributo.
Aderisco quindi come libraio (ma ancor prima come cittadino) alla campagna "Non pago di leggere" e ringrazio di cuore gli organizzatori della campagna per i loro sforzi e per lo spazio concesso.
Fonte: da un messaggio personale di posta elettronica a nopago
Gaetano Edgar Colonnese - Libreria Colonnese - Napoli
Ovviamente siamo contrari all'ennesima iniziativa finalizzata ancora una volta a ridurre gli spazi democratici e gratuiti di fruizione culturale. Ci chiediamo cosa ancora escogiteranno per eliminare del tutto i lettori, le biblioteche, le librerie e gli editori indipendenti?
Fonte: dal form delle adesioni
Paolo Fagnani - Libreria Fogola - Ancona
Diamo volentieri la nostra adesione alla protesta dei bibliotecari italiani contro il preannunciato provvedimento preso dall'unione europea contro Italia Francia Spagna e Portogallo. E' veramente sconcertante dover ancora una volta sottolineare come simili iniziative sembrano (e sono) a tanti normali cittadini come oggettivi ostacoli alla diffusione della lettura. Fonte: dal form delle adesioni
Roberto Grossi - Libreria Celes - Cologno Monzese (MI)
E' grave ! Si cambia il concetto di funzione di una biblioteca. Si introduce il termine di noleggio e si cancella il significato di prestito anche per una struttura pubblica che non ha scopo di lucro. Avanti con questo neoliberismo.
Fonte: dal form delle adesioni
Tamara Guazzini - Libreria Rinascita - Empoli
Aderiamo a questa battaglia più che mai convinti perché già non ci piace il tentativo(?) di monopolizzazione dell'editoria figuriamoci questa vergogna!
Enrico Beni - L'ultimo dei librai - Piombino
Aderisco alla vostra iniziativa ma purtroppo questa è la conseguenza della
vittoria del liberismo "pirata": non esiste più un'etica in nessun campo
e la coscienza che la "terra è di Dio " e che l'uomo la deve solo usare
e condividere con gli altri a cominciare soprattutto dalla cultura. Anche i librai vivono ore critiche, molte librerie stanno chiudendo tra
cui la nostra a causa della concorrenza sleale degli editori che fanno
due prezzi e due misure e spesso evadono le tasse riempiendo i supermarket
di libri scontatissimi e anche spazzatura!
Io ho sempre collaborato con le biblioteche locali , e sto conbattendo
uan battaglia (perduta) per avere a Piombino una biblioteca decente al
posto di un fast -food o albergo turistico. Ma è dura. L'ignoranza dei politici (perchè loro sono dei veri ignoranti!)
permette questo ed altro e permette certe leggi destinate ad arrichire i
pochi a scapito di molti, anche e soprattutto culturalmente... Ma basta
cosi' ...altrimenti scrivo un libro e di scrittori oggi ce ne sono anche
troppi...
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