La “maratona di racconti di lettura”,
ideata e organizzata dalla Biblioteca,
compie cinque anni: un’età lusinghiera
per un progetto che, nato grazie a
un contributo europeo nel 2003, ha
poi trovato le forze per proseguire
sulle sue gambe e per rinnovarsi
fino ad oggi. Anche quest’anno in
tanti ci ritroveremo nella “notte delle
storie” per narrare racconti, pagine,
emozioni tratti dai libri che abbiamo
letto e amato. Il tema scelto è quello
del tempo in tutte le sue possibili accezioni:
meteorologico, cronologico,
biologico, psicologico, storico, musicale…
La scansione del tempo regola
le nostre esistenze, le insegue o le
accompagna, il tempo determina la
fine, l’inizio, la durata di ogni cosa.
Questo signore universale, più potente
di tutti, può essere piegato e addomesticato
dall’ultimo dei narratori, come
testimonia il racconto di Sheherazade,
che riuscì a rimandare per mille e una
notte, grazie alla sua narrazione, la
scadenza posta alla sua vita.
Come sempre, la maratona di Cologno
si caratterizza per l’unione appassionata
di oralità e scrittura, per la sottolineatura
del legame fortissimo che
unisce il mondo dei libri a quello delle
storie vissute e raccontate. E, trattandosi
di un compleanno, abbiamo chiamato
a festeggiarlo narratori provenienti
da altri paesi e continenti, mettendo
a confronto (anche in un laboratorio
che si svolgerà nei giorni immediatamente
precedenti alla maratona)
la grande tradizione orale africana con
quella spagnola e latina dei “cuentacuentos”.
E’ attraverso queste esperienze che la
cultura (essa stessa espressione dello
“spirito del tempo”) dà forma e vita
all’esperienza degli uomini e la rende
comunicabile. Ed è ciò di cui oggi, nel
nostro tempo, e nella nostra città,
abbiamo sempre più bisogno.
"Leggere con il
chiaro ticchettio
di un orologio:
lettura responsabile.
Leggere con tutti
gli orologi fermi:
lettura felice".
Elias Canetti
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