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Fausta Cialente, Cortile a Cleopatra, Baldini Castoldi Dalai
Collocazione - GDL M NA CIA COR
Copie: 1
Data: 20 aprile 2016 ore 21.00
Apparso per la prima volta nel 1936 e poi ripubblicato nel 1953, questo romanzo fece conoscere l'autrice al grande pubblico. Ambientato nella cosmopolita e levantina Alessandria d'Egitto prima di Nasser, racconta la decadenza di un ambiente esotico, in cui i personaggi sembrano vivere al contempo in una polveriera e in un acquario, ma sempre e comunque ai margini della storia. Vincitrice nel 1976 di un Premio Strega, poi rapidamente dimenticata, Fausta Cialente è considerata da alcuni studiosi una delle maggiori scrittrici italiane del secondo Novecento.
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Emmanuel Carrere, Il regno, Adelphi
Collocazione - NA CAR REG
Copie: 9
Data: 11 maggio 2016 ore 21.00
"In un certo periodo della mia vita sono stato cristiano" scrive Emmanuel Carrère nella quarta di copertina dell'edizione francese del Regno. "Lo sono stato per tre anni. Non lo sono più". Due decenni dopo, tuttavia, prova il bisogno di "tornarci su", di ripercorrere i sentieri del Nuovo Testamento: non da credente, questa volta, bensì "da investigatore". Senza mai dimenticarsi di essere prima di tutto un romanziere. Così, conducendo la sua inchiesta su "quella piccola setta ebraica che sarebbe diventata il cristianesimo", Carrère fa rivivere davanti ai nostri occhi gli uomini e gli eventi del I secolo dopo Cristo quasi fossero a noi contemporanei: in primo luogo l'ebreo Saulo, persecutore dei cristiani, e il medico macedone Luca (quelli che oggi conosciamo come l'apostolo Paolo e l'evangelista Luca); ma anche il giovane Timoteo, Filippo di Cesarea, Giacomo, Pietro, Nerone e il suo precettore Seneca, lo storico Flavio Giuseppe e l'imperatore Costantino - e l'incendio di Roma, la guerra giudaica, la persecuzione dei cristiani; riuscendo a trasformare tutto ciò, è stato scritto, "in un'avventura erudita ed esaltante, un'avventura screziata di autoderisione e di un sense of humour che per certi versi ricorda Brian di Nazareth dei Monty Python". Al tempo stesso, come già in "Limonov", Carrère ci racconta di sé, e di sua moglie, della sua madrina, di uno psicoanalista sagace, del suo amico buddhista, di una baby-sitter squinternata, di un video porno trovato in rete, di Philip K. Dick...
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Emmanuel Carrere, Limonov, Adelphi
Collocazione - NA CAR LIM
Copie: 2
Data: 12 ottobre 2016 ore 21.00
Limonov non è un personaggio inventato. Esiste davvero: "è stato teppista in Ucraina, idolo dell'underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell'immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio" si legge nelle prime pagine di questo libro. E se Carrère ha deciso di scriverlo è perché ha pensato "che la sua vita romanzesca e spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, Limonov, non solamente della Russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale".
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Yasmina Reza, Il dio del massacro, Adelphi
Collocazione - NA REZ DIO
Copie: 7
Herman Koch, La cena, Neri Pozza
Collocazione - NA KOC CEN
Copie: 10
Data: 23 novembre 2016 ore 21.00
Nel lindo, assennato salotto borghese in cui due coppie di genitori si incontrano per cercare di risolvere, da persone adulte e civili quali essi ritengono di essere, una questione in fondo di poco conto (una lite scoppiata ai giardinetti tra i rispettivi figli), vediamo sgretolarsi a poco a poco le maschere di benevolenza, tolleranza, buona creanza, e di correttezza politica, apertura mentale, dirittura morale; e sotto quelle maschere apparire il ghigno del nume efferato e oscuro che ci governa sin dalla notte dei tempi: il dio del massacro, appunto.
Quattro persone. Una cena in un ristorante di lusso. Nel tempo che va dall'aperitivo alla mancia, due coppie di genitori dovranno decidere il futuro dei proprio figli. Perché i ragazzi hanno commesso qualcosa di imperdonabile.
Di cosa siamo capaci per proteggere i nostri cari? Fin dove può spingersi l'amore e la protezione dei parenti quando un figlio ha fatto qualcosa che non può essere giustificato, in grado di rovinare la sua vita per sempre?
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